L'attuazione della fatturazione elettronica nei confronti delle amministrazioni pubbliche, prevista dal 31 marzo 2015 per gli enti locali, non ammette una introduzione graduale dell'obbligo di origine e trasmissione in forma elettronica. Questo vale anche per le spese economali.
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Anche le piccole spese dell'ufficio economato rientrano tra quelle che, dal 31 marzo 2015, saranno obbligate all'utilizzo della fattura elettronica. L'unica eccezione è relativa alle spese per le quali non vige l'obbligo di emissione della fattura in base alla legge Iva, come è il caso delle cessioni effettuate dai commercianti al minuto ai sensi dell'articolo 22 del Dpr n. 633/1972.
Nessun esonero quindi sulle piccole spese per lavori eseguiti da artigiani o piccoli commercianti locali che dovranno attrezzarsi per rispondere alle previsioni dell'articolo 1, commi da 209 a 214, della legge n. 244/2007 di introduzione della fattura elettronica obbligatoria.
L'Anci, rispondendo al quesito posto da un'amministrazione sulla previsione dell'articolo 25 Dl n. 66/2014, ricorda che allo stato attuale la normativa interna non fa distinzioni su dimensioni e status giuridico di imprese e professionisti che intrattengono rapporti commerciali con gli enti locali: la platea degli obbligati è pertanto globale.


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